Last updated on Maggio 25th, 2021 at 03:03 am
Antonio Tajani, numero uno di Forza Italia, ha detto una cosa sacrosanta: «Non esiste una famiglia senza figli…». Siccome lo hanno subito lapidato in effige, ha precisato: «Non volevo offendere nessuno». Non si preoccupi onorevole, non serve. Le offese sono infatti quelle di chi dice il contrario.
Quel che Tajani ha voluto dire è infatti lampante. Dicesi famiglia quella società naturale entro la quale da sempre tutti vengono al mondo senza essere interpellati, che è composta da un uomo e da una donna uniti comunque sacralmente anche se si sposano in Comune in un vincolo inscindibile che può rompere solo l’abisso della morte, la quale è strutturalmente aperta ai figli poiché tra l’altro esiste per quello. Se i figli arrivano, bene. Se non arrivano, bene lo stesso. Non siamo maghi che manipolano la natura, anche se qualcuno lo sogna, e accettiamo quel che viene. Se i figli non vengono, li si può adottare, per esempio, e comunque il punto è non impedirne l’eventuale nascita.
Tajani ha detto d’istinto una cosa immortale perché le cose sono così: non c’è da stare a pensarci sopra. Chi dice il contrario è palesemente in malafede o sta elaborando alternative arzigogolatamente irreali, e offende.
Notevole che a censurare Tajani siano compagni di partito o di strada, come l’onorevole forzista Luigi Vitali e l’ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, la quale dice che ora non voterà più Forza Italia, gnè gnè. La famiglia continua invece per la propria strada, società naturale meravigliosa fatta da un uomo che conosce una donna per co-generare la meraviglia misteriosa della vita, quei figli attuali, o potenziali, comunque sempre desiderati e sempre accolti che immediatamente scenderanno nell’arena come gladiatori per salvare la pelle da chi li vorrebbe sopprimere tra aborto ed eutanasia. Piccoli, meravigliosi guerrieri che diventeranno comunque nobili cavalieri solo esistendo.
Il resto sono chiacchiere senza nemmeno distintivo. Viva la vita, forza Italia.