Due aggressori disturbano una messa gridando e facendo gesti osceni in chiesa

Avvocati Cristiani: "È una chiara violazione del diritto fondamentale alla libertà religiosa dei fedeli che stavano celebrando la messa e di tutti i cristiani".

I fatti sono avvenuti il 7 agosto nella Chiesa di San Bartolomé (Murcia), quando due uomini hanno interrotto una celebrazione religiosa con grida e gesti osceni sull’altare. L’organizzazione degli avvocati segnala due presunti reati previsti dal Codice penale: interruzione del culto (art. 523) e profanazione (art. 524). Polonia Castellanos, presidente degli Avvocati Cristiani: “È un’assoluta mancanza di rispetto e un’umiliazione verso i fedeli che stavano celebrando la messa e verso la celebrazione del culto e delle credenze cristiane che non può rimanere impunita”.

La Fondazione spagnola degli avvocati cristiani ha presentato una denuncia al Tribunale di istruzione di Murcia contro due giovani di 24 e 27 anni, di nazionalità estone, che hanno interrotto rumorosamente una celebrazione religiosa nella chiesa di San Bartolomé (Murcia).

I fatti sono avvenuti il 7 agosto, quando i due aggressori hanno interrotto la funzione religiosa accedendo all’altare e gridando e facendo gesti osceni durante la celebrazione della messa.

L’organizzazione degli avvocati indica due ipotesi del reato in relazione a questi eventi: il reato di interruzione del culto (art. 523 del Codice penale) e il reato di profanazione (art. 524 del Codice penale).

La presidente degli Avvocati Cristiani, Polonia Castellanos, sottolinea che “si tratta di una chiara violazione del diritto fondamentale alla libertà religiosa dei fedeli che stavano celebrando la messa e di tutti i cristiani”. Egli sottolinea che “si tratta di attacchi violenti contro i cristiani e dobbiamo utilizzare tutte le risorse dello Stato di diritto per garantire che non rimangano impuniti e non si ripetano”.

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