Draghi d’Italia

Due domande al mucchio selvaggio che grida «Osanna»

Mario Draghi

Last updated on Febbraio 15th, 2021 at 08:29 am

Essere originali non è, di per sé, una virtù e a stare fuori dal coro si corre il forte rischio di diventare antipatici. Ma come non fremere davanti al San Valentino anticipato che da qualche sera va in onda a reti unificate? L’innamoramento di certe forze solo ieri appartenenti alla maggioranza di governo per certe forze che solo ieri le insultavano dall’opposizione espone seriamente al diabete mellito, ma l’Italia al tempo dei Draghi è un monocolore così.

“iFamNews” è un po’ informazione e un po’ advocacy. Aspiriamo a comporre schieramenti trasversali potenzialmente su tutto tranne che sulla vita, sulla famiglia e su quelle che amiamo chiamare libertà autentiche della persona, che restano beni indisponibili. Per chiunque. Nemmeno io, infatti, dispongo della mia vita, o della mia famiglia, o delle libertà che attengono al mio essere umano. La vita, infatti, potrei anche togliermela, ma non me la so dare, e per quanto la piloti, con più o meno acquisita abilità, spesse volte se ne va per conto suo, anche se non solo alla deriva. È un pensiero aggressivo che mi si è appiccicato addosso da che ho visto un film del 2018 del regista islandese Baltasar Kormákur, Resta con me, che in originale suona proprio Adrift, «alla deriva», struggente e forte come solo il mare e come solo la vita. Nemmeno la famiglia la pilota il pater familias, al massimo la governa. E le libertà, certo le libertà, uno, se non ce le ha, mica se le può dare, potrebbe dire don Abbondio.

Vita, famiglia e libertà vere della persona sono così principiali e dirimenti da mozzare il fiato. Non ci si può giocare. Non si può scherzare.

Ora, “iFamNews” non sa se sotto Mario Draghi vi sia o no il mantello rosso e la tuta blu con il blasone «S» della casata kryptoniana degli El. Ma, di fronte all’embrassons-nous dell’arco costituzionale italiano quasi al suo completo perplime. Ci sono partiti che si sono giurati odio eterno, che si sono cambiati improperi da antologia e che si sono combattuti sbandierando talvolta anche i princìpi non negoziabili e che adesso fanno comunella.

Le motivazioni le hanno date, “iFamNews” ha ascoltato. Al netto di qualsiasi altra considerazione che potremo e vorremo fare in futuro, oggi, alla vigilia della partenza col botto nel nuovo governo tecnico-sì-ma-anche-no “iFamNews” contempla basito il mucchio selvaggio distinguendo nettamente in esso l’on. Alessandro Zan, l’on. Ivan Scalfarotto, l’on. Monica Cirinnà, il ministro Roberto Speranza, il ministro Elena Bonetti, il ministro Lucia Azzolina, il ministro Luciana Lamorgese, per non citare che le teste coronate. Distintili, si chiede come faccia chi li ha contrastati sino a ieri a scambiar ora bacetti per le vie del centro con i partiti di cui sono espressione, ma soprattutto a presentarsi ai propri elettori non appena il geloso dio della politica italiana concederà graziosamente un altro giro di valzer.

Image source: Mario Draghi, President, European Central Bank, Frankfurt is captured during the session ‘Europe’s Economic Outlook’ at the Annual Meeting 2012 of the World Economic Forum at the congress centre in Davos, Switzerland, January 27, 2012, photo by World Economic Forum from Flickr, licensed by CC BY 2.0

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