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Correva il 1604, e uno dei più grandi giuristi della storia, Sir Edward Coke (1552-1634), svolgeva le funzioni di colui che oggi verrebbe chiamato ministro della Giustizia della Corona inglese.
Si trovò a dirimere il caso Peter Semayne v Richard Gresham di cui l’anno successivo pubblicò la sentenza nel quinto volume dei propri Law Reports, ivi stabilendo limiti precisi e rigidi per le modalità con cui i tutori della legge e le forze dell’ordine possono entrare in un’abitazione privata per notificare un atto.
Con parole immortali scrisse:
la casa di ognuno è per ognuno castello e fortezza, fungendo sia come difesa contro torti e violenze, sia come ristoro.
Dunque è lecito che «ogni persona possa radunare amici o vicini per difendere la propria casa dalla violenza», giacché «la ragione di tutto è la medesima, ovvero che domus sua cuique est tutissimum refugium», e cioè che per ogni persona la propria casa è il rifugio più sicuro.
Che per ognuno di noi il 2021 sia la costruzione, mattone dopo mattone, di questo inespugnabile castello della civiltà.