Controversi piani per estendere l’eutanasia ai bambini in Canada, Paesi Bassi e Australia

Il principio fondamentale dell'uguaglianza umana viene minato quando a un gruppo (i medici professionisti) viene concesso il potere di porre fine alla vita degli altri.

Photo: ANP, Robin van Lonkhuijsen

Un recente rapporto della Commissione Speciale Congiunta Canadese sull’Assistenza Medica al Morire ha raccomandato l’ulteriore espansione dell’eutanasia, o assistenza medica al morire (MAID), in Canada. Una delle raccomandazioni chiave è stata quella di includere i bambini, in particolare i “minori maturi”, nell’ambito dell’eutanasia. Ciò significa che, in alcuni casi, la volontà di un bambino ritenuto capace di prendere decisioni avrebbe la priorità rispetto al contributo dei genitori o dei tutori.

Il governo olandese prevede anche di estendere l’eutanasia ai bambini, ma in questo caso l’attenzione è rivolta ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Il Ministro della Salute Ernst Kuipers ha annunciato che le norme che consentono l’eutanasia per i bambini sotto i 12 anni potrebbero essere attuate entro l’anno. L’estensione del Protocollo di Groninga, che attualmente si applica ai neonati, includerebbe ora i bambini di età compresa tra 1 e 12 anni. Sono state sollevate preoccupazioni sul fatto che questa mossa potrebbe potenzialmente portare a decessi per eutanasia di bambini con patologie curabili.

Nel Territorio della Capitale dell’Australia, sono in corso piani per legalizzare l’eutanasia, e la legislazione proposta non limita la pratica agli adulti consenzienti. In particolare, il governo prevede di consentire agli adolescenti di 14 anni di essere idonei all’eutanasia, di eliminare i tempi di morte previsti e di esplorare l’eutanasia per i pazienti affetti da demenza.

La questione dell’estensione dell’eutanasia ai bambini solleva questioni relative al consenso, poiché i bambini non sono adulti e potrebbero non essere in grado di comprendere appieno le implicazioni di una tale decisione. Inoltre, il concetto di eutanasia dei neonati con disabilità è stato sostenuto da alcune organizzazioni e persone. Questa prospettiva si allinea con una filosofia che giustifica l’uccisione di neonati e di persone con disabilità sulla base della loro percepita mancanza di capacità cognitiva o di una ritenuta mancanza di qualità di vita futura.

Il dibattito sull’eutanasia infantile non si limita al Canada, all’Australia e ai Paesi Bassi, poiché è già consentita in Belgio. L’approvazione dell’eutanasia per i neonati e le persone con disabilità è un concetto profondamente controverso ed eugenetico. Permette l’uccisione di coloro che sono ritenuti “indegni di vita” dalla società, il che solleva notevoli preoccupazioni etiche e morali. Il principio fondamentale dell’uguaglianza umana viene minato quando a un gruppo (i medici professionisti) viene concesso il potere di porre fine alla vita degli altri. È essenziale riconoscere e proteggere l’uguale diritto alla vita per ogni essere umano.

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