Un gruppo legale conservatore sta facendo causa al Governatore dello Stato di Washington, Jay Inslee, per una legge controversa che consente ai rifugi di nascondere i bambini in fuga dai loro genitori senza alcuna accusa di abuso. La legge consente anche ai centri di accoglienza di fornire aborti elettivi finanziati dai contribuenti e trattamenti per il cambio di sesso ai minori, senza che i genitori ne siano a conoscenza o abbiano dato il loro consenso. Nonostante l’opposizione di circa 4.700 persone e dei legislatori repubblicani, il Governatore Inslee ha firmato la misura pro-aborto.
La nuova legislazione permette ai bambini di 13 anni di soggiornare in rifugi per giovani autorizzati senza che i genitori lo sappiano, anche in assenza di segni di abuso. In precedenza, la legge statale imponeva ai rifugi di informare i genitori entro 72 ore. Le strutture di accoglienza non sono tenute a informare i genitori se il bambino ha un “motivo impellente” per cercare tali servizi, compreso il “collocamento in una casa di accoglienza per ricevere servizi sanitari protetti”. Questo include gli aborti elettivi e gli interventi chirurgici per il cambio di sesso e gli ormoni.
Il gruppo America First Legal ha intentato una causa contro lo Stato, sostenendo che la legge crea un incentivo per i minori che non sono d’accordo con i loro genitori sulle “cure di conferma del genere”, a fuggire e a ricevere procedure mediche senza che i genitori ne siano a conoscenza o abbiano il consenso. Il gruppo sottolinea la violazione dei diritti dei genitori e la possibilità che i minori si sottopongano a procedure che alterano la vita senza un’adeguata supervisione.
I sostenitori dei diritti dei genitori e gli oppositori della legge sostengono che essa presuppone erroneamente che i genitori che non affermano i desideri di un bambino siano abusivi. Sostengono che i genitori hanno la responsabilità primaria di crescere e guidare i propri figli e che il governo non dovrebbe interferire in queste questioni. L’opposizione alla legge è arrivata da gruppi diversi, tra cui genitori conservatori, pro-vita e persino genitori della comunità LGBTQ.
Sono in corso sforzi per abrogare la legislazione, con alcuni rappresentanti che intendono trasformare la questione in un referendum per le elezioni di novembre. La legge dovrebbe entrare in vigore alla fine di luglio, ma c’è la possibilità di sospenderla fino a una votazione a livello statale, se vengono raccolte abbastanza firme valide, circa 162.000.
Il Governatore Inslee ha sostenuto costantemente le misure a favore dell’aborto, firmando altre quattro proposte di legge a favore dell’aborto nel mese di aprile. La legge dello Stato di Washington consente l’aborto per qualsiasi motivo fino alla nascita e obbliga i contribuenti statali a finanziare gli aborti elettivi. Nel 2020, un totale di 16.050 bambini non nati sono stati abortiti nello Stato, secondo il Dipartimento di Sanità dello Stato.