Bimbi scontati vendesi

Il Black Friday delle «mamme surrogate». Il nostro mondo cola a picco come il Titanic e nessuno fa nulla

Last updated on Novembre 17th, 2021 at 10:42 am

How long to sing this song?
How long to sing this song?
How long, how long, how long
How long to sing this song?

– U2, 40 (1983)

«Un bebè come una lavatrice: si può comprare con lo sconto. Dall’Ucraina, la Disneyland della Gravidanza per altri (Gpa), arriva l’ultimo colpo di genio del marketing: un Black Friday per le coppie che aspettano un incentivo per andare a cercare il laboratorio-cicogna fuori dai propri confini, laddove le leggi sono piegate alle logiche di mercato».

Ieri un editoriale firmato su Avvenire da Antonella Mariani descriveva così una situazione raccapricciante.

C’è un centro specializzato in procreazione assistita e maternità surrogata con base a Kiev e centri operativi nelle capitali di mezza Europa, la BioTexCom, quella che durante il lockdown del 2020 aveva parcheggiato oltre 60 bambini nati da madri surrogate in un albergo in attesa di venderli, la quale «offre uno sconto del 3% sui “pacchetti”», ma «bisogna affrettarsi: il contratto deve essere firmato tra il 15 e il 26 novembre».

Questa è una violenza inaudita contro la persona, un crimine contro l’umanità e una violazione aberrante dei diritti umani, eppure non esistono parlamenti, organizzazioni sovranazionali, Unioni Europee, ONU od ONG che scendano in piazza, facciano un bailamme della malora e impediscano l’obbrobrio.

Lunedì (tornate su queste pagine a rileggerci) racconteremo un’altra assurdità di questo nostro mondo benpensante che sta colando a picco come il Titanic, frutto di una nostra inchiesta. E non c’è rivolta per le strade, non c’è protesta, non c’è niente.

Fino a quando la nostra civiltà potrà continuare a massacrarsi così prima che un oceano ci sommerga tutti?

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