Anche il Brasile ha avuto il proprio “matrimonio” celebrato nel Metaverso, quella specie di realtà virtuale di cui tanto si parla e poco si capisce, condivisa tramite Internet, dove chiunque lo desideri può essere rappresentato in tre dimensioni attraverso il proprio avatar, una sorta di cartone animato di sé che parla, agisce, si muove.
Rita Wu, presentatrice dell’emittente televisiva CNN Brasil ed esperta di tecnologie digitali, e André Mertens, ugualmente impiegato nel campo delle nuove tecnologie, dopo averlo annunciato in gennaio al globo terraqueo si sono “sposati” il 19 marzo e la cerimonia è stata ovviamente, in qualche modo, perfetta. Abiti, “trucco e parrucco”, location e wedding cake, invitati e luci e musica, tutto senza sbavature né errori né contrattempi buffi da raccontare ai nipotini, come accade invece nei matrimoni veri e reali.
Non si tratta del primo caso, altre “nozze” virtuali sono già state realizzate per esempio negli Stati Uniti d’America e in India. Gli avatar degli sposi, quelli di damigelle e testimoni e invitati, quello del celebrante, tutti si riuniscono in uno spazio immaginario e immaginato per dare vita al simulacro di un rito e di una festa, dopo la quale, naturalmente, tutto resta come prima: i “matrimoni “nel Metaverso ovviamente non hanno alcun valore legale.
Forse hanno un valore simbolico, per chi decidesse di ricorrervi, certamente l’hanno economico, conteggiato in criptovalute, con cifre che possono variare da qualche migliaio di dollari statunitensi a oltre 10mila, per un’organizzazione millimetrica e un’allure patinata che farebbe l’invidia di qualunque wedding planner del Pianeta. Un avatar del resto non suda nell’abito bianco, non balbetta al momento del «sì», non corre il rischio di inciampare con il vassoio delle tartine o di pronunciare un discorso sconveniente quando propone un brindisi.
Non sfugge a nessuno la portata della questione: si tratta cioè di un investimento notevole, con ritorni pubblicitari da capogiro, tanto è vero che CNN Soft, il team dell’emittente che si occupa dei contenuti digital, è partner speciale del matrimonio virtuale brasiliano. Partner economico, si capisce. Perché, come spesso accade, «follow the money».
Il pubblico italiano è perplesso dinnanzi al Metaverso, evidenziano alcuni. Ciò che preoccupa, e giustamente, è soprattutto l’impatto culturale e sociale dell’immaginare una vita che, per quanto perfetta, è però solo virtuale. La crisi pandemica, i ripetuti lockdown, l’isolamento forzato hanno provocato molti disagi, specie fra i giovani e i giovanissimi. Le esperienze virtuali che sostituiscono la vita vera non hanno accontentato nessuno.
Un matrimonio così possiamo intenderlo come un gioco: ma si gioca con il matrimonio? Certamente è una farsa.