Altro che “liberazione sessuale”

Era stata promessa la fine di ogni inibizione, ci si è ritrovati più ingabbiati di prima. Chi ne soffre sono i giovani

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Last updated on aprile 10th, 2020 at 07:17 am

È stato detto che, a partire dagli anni 1960, avremmo vissuto la rivoluzione sessuale, ovvero la liberazione da ogni vincolo e limite in fatto di sesso. Se si osserva però quanto accade oggi, più di mezzo secolo dopo, si nota come la sessualità sia invece in crisi profonda, imprigionata in molte più gabbie di quelle da cui la si voleva liberare.

La morale cattolica di un tempo cercava di controllare gli impulsi sregolati, ponendo al centro e in primo piano l’amore sponsale e la famiglia. Ma chi invece ha voluto resistere alle “imposizioni” della Chiesa Cattolica in materia, oggi non se la passa certo bene. Altro che “gioie del sesso”. Pensiamo al legame con il sesso che hanno malattie come l’AIDS, che ha falciato un numero enorme di vite dagli anni 1980 a oggi. E che dire poi del clima instaurato dai movimenti #MeToo, dove non si capisce più cosa sia lecito, giacché peccato viene confuso con reato, un corteggiamento viene preso per molestia e un complimento può portarti in tribunale?

Adesso viviamo la pandemia del coronavirus, che costringe alla distanza, scoraggiando ogni tipo di affettività, anche di natura sessuale. Nemmeno un innocente abbraccio fra fidanzatini, senza malizia, è permesso: visto il momento storico, e il clima culturale, tutto è sospetto (purtroppo adesso con una certa ragione). Insomma, invece delle gioie magnificate dalla filosofia del “sesso libero” si vive un sesso claustrofobico, che incombe come una minaccia.

Si pensi a un giovane che cresce in questo clima di terrore, fra #MeToo, femminismi esasperati, femmine tossiche, malattie sessualmente trasmissibili, epidemie… Crescerà con una vita affettiva equilibrata? Come si può ricuperare una sessualità corretta al di fuori delle gabbie in cui la contemporaneità “liberatrice” ha chiuso tutti?

Si è creduto che, mostrando tutto, si sarebbe finalmente posseduto tutto senza freni, ma si è invece imparato che l’eros vero è quello che si nasconde. Più che imparato, lo si è subito in modo frustrato e frustrante. Ma mai come oggi si capisce che la sessualità vera si ri-vela. Cioè si vela due volte.

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