Accadde oggi: fondazione di Minnesota Citizens Concerned for Life

Il 20 ottobre 1968, un gruppo di cittadini del Minnesota preoccupati si riunì a St. Paul per fondare ufficialmente il Minnesota Citizens Concerned for Life (MCCL), uno dei primi gruppi pro-vita organizzati negli Stati Uniti. Questo evento segnò un momento cruciale nel nascente movimento pro-vita, precedendo la decisione della Corte Suprema nel caso Roe v. Wade di oltre cinque anni e incarnando l’impegno conservatore a proteggere la vita non ancora nata come un diritto umano fondamentale.

La fondazione fu guidata da una coalizione di Democratici liberali e Cattolici ispirati dalla dottrina sociale cattolica del XX secolo, i quali vedevano la lotta contro l’aborto come un’estensione dei principi del New Deal e della Great Society — sostenendo i vulnerabili, inclusi i poveri non ancora nati. Tra le figure chiave c’era il Dott. Thomas B. Igel, un medico che sottolineò l’imperativo morale di “adempiere alla nostra responsabilità verso i bambini fin dal momento del concepimento”, e altri attivisti locali allarmati dalle spinte a livello statale per liberalizzare le leggi sull’aborto a metà degli anni ’60.

A livello internazionale, questo sforzo basato negli Stati Uniti risuonò con le emergenti reti pro-vita globali, influenzando le campagne a guida cattolica in Europa e America Latina, dove dibattiti simili infuriavano sulle protezioni familiari in mezzo ai cambiamenti sociali del dopoguerra. I primi successi di MCCL, come il blocco delle espansioni dell’aborto in roccaforti liberali come il Minnesota, contribuirono a catalizzare il movimento più ampio, che si evolse fino a includere i conservatori evangelici verso la fine degli anni ’70, riformulando la difesa pro-vita all’interno dei “valori familiari” e dell’ordine morale.

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