Aborto=uguaglianza tra i sessi. Lo dice l’ONU

Come arrampicarsi sui vetri per sostenere posizioni illogiche, assurde e discriminanti

António Guterressegretario generale delle Nazioni Unite

Image from World Meteorological Organization

All’Organizzazione delle Nazioni Unite gli obiettivi dei gruppi filoabortisti sono ormai sempre più espliciti. Emblematico è quanto accaduto il 3 maggio, durante la conferenza stampa tenuta da Farhan Haq, portavoce del Segretario generale, António Guterres. Perché per Haq l’aborto sarebbe il fondamento dell’uguaglianza di genere.

Haq lo ha detto rispondendo a una domanda su quello che potrebbe essere il prossimo pronunciamento della Corte Suprema federale degli Stati Uniti d’America appunto sull’aborto.

Come la schiavitù?

Il portavoce non è voluto entrare nel merito di quanto deciderà quell’assise, tuttavia ha dichiarato: «Il Segretario generale ritiene da tempo che la salute e i diritti sessuali e riproduttivi siano alla base delle scelte, della responsabilizzazione e dell’uguaglianza delle donne e delle ragazze nel mondo. Senza che almeno il 50% della sua popolazione vi abbia accesso, per il mondo sarebbe la sconfitta maggiore».

Haq ha quindi ricordato quanto già affermato da Guterres, che teme un «rigetto globale» dei «diritti delle donne, inclusi i diritti riproduttivi e i servizi sanitari essenziali», secondo lui «minacciati su più fronti». Per il Segretario generale dell’ONU, infatti, le normative che difendono la vita provocherebbero una maggiore disuguaglianza tra i sessi, a svantaggio delle donne.

«Proprio come la schiavitù e il colonialismo sono state una macchia nei secoli precedenti, nel secolo XXI deve farci vergognare tutti la disuguaglianza che colpisce le donne. Non solo è inaccettabile, è anche stupida», disse Guterres nel 2020.

Uccidere non rende le donne uguali agli uomini

Alle parole di Haq ha però replicato il sito pro-life Live Action, ponendo obiezioni precise: in primo luogo, «uccidere non è un diritto sessuale o riproduttivo». Secondo, una volta che la riproduzione sia avvenuta, «è presente un nuovo essere umano» e, in quanto tale, quegli «ha diritto alla vita come membro della specie umana».

Di conseguenza «le donne non hanno bisogno di uccidere la propria prole per essere uguali agli uomini. Ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale, è intrinsecamente uguale agli altri». Al contrario l’aborto legale non rende le donne uguali agli uomini: al limite le pone nel ruolo di «oppressori».

Il voltafaccia dell’ex premier catto-socialista

Le posizioni di Guterres sull’aborto sono però alquanto controverse. Quando fu nominato al vertice delle Nazioni Unite, nel 2017, il periodico statunitense National Catholic Register ne sottolineò la natura peculiare di cattolico e socialista.

Già segretario del Partito Socialista portoghese (PS, 1992-2002) e primo ministro (1995-2002), Guterres avrebbe però rappresentato «una rottura con la tradizione laicista del partito a cui apparteneva» perchè «non si è mai vergognato delle proprie radici cattoliche».

Cinque anni fa il National Catholic Register scrisse che, una volta iniziato il mandato da Segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres sarebbe rimasto coerente con «una visione etica in armonia con il concetto di dignità umana promosso dalla Chiesa». Il periodico si dimostrò piuttosto ottimista sull’integrità morale del nuovo segretario: «Ci sono concrete speranze che non promuoverà politiche in grado di mettere la Chiesa Cattolica e l’intero mondo pro-life sulla difensiva».

Il settimanale britannico The Catholic Herald, da parte propria, riportò parole del canonista portoghese Vítor José Melicias Lopes O.F.M., che aveva detto: «Per quanto riguarda questioni difficili come l’aborto e i diritti dei gay », Guterres «è sempre stato un uomo molto coerente e su questo non cambierà, nonostante le molte difficoltà che potrebbero sorgere».

Sempre l’Herald aveva ricordato quando, proprio per avere difeso il diritto alla vita del concepito, Guterres e altri sodali pro-life erano stati rimossi da ruoli dirigenziali nel PS.

Con buona pace di padre Melicias, però, si deve prendere atto che, dopo aver assunto la guida dell’ONU, Guterres ha cambiato radicalmente punto di vista. Ma forse era già così prima.

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