USA, sesso orale gay nei libri della scuola

Una "graphic novel" nelle scuole del South Carolina contiene illustrazioni esplicite, ma per la Sinistra non è un problema

Last updated on Novembre 19th, 2021 at 03:47 pm

ATTENZIONE: l’argomento, il linguaggio e le immagini di questo articolo potrebbero disturbare alcuni lettori


A scuola il momento che temevamo di più era quello dell’interrogazione a sorpresa, quando magari arrivavano domande tipo “Cosa hanno in comune queste due citazioni?”. Facciamo un esempio. Prima citazione: “C’erano una volta quattro coniglietti, Flopsy, Mopsy, Coda-Tonda e Peter”. Seconda citazione: “Ho appena ricevuto una nuova imbracatura strap-on. Non vedo l’ora di prendere il tuo c*** in bocca”. Non temete se la vostra interrogazione oggi è andata male. Per le persone normali non è affatto semplice trovare in cosa queste due frasi si somiglino, ma la risposta è questa: se vivete negli Stati Uniti d’America vostro figlio che frequenta la quinta elementare potrebbe leggerle entrambe in uno dei libri che può prendere a prestito dalla biblioteca della scuola.

Ora, la prima è una citazione tratta da quelle storie che tutti amano di Peter Rabbit, creato da Beatrix Potter. La seconda viene da un libro di Maia Kobabe, intitolato Gender Queer: A Memoir. I due libri hanno molti più elementi in comune di quanto si possa a prima vista pensare. Tutti e due si rivolgono infatti ai giovani, tutti e due sono illustrati e colorati. Nel primo caso le illustrazioni sono quelle di una simpatica famigliola di coniglietti che vive avventure fantasiose, nel secondo viene illustrata la scoperta della masturbazione e del sesso orale da parte dell’autore. E in comune hanno anche il fatto che, secondo la Sinistra, non c’è assolutamente alcun problema se uno di quei due libri occhieggia dalla biblioteca della scuola dei vostri figli. O forse no: c’è infatti già chi ha cercato di eliminare Peter Rabbit perché i suoi coniglietti sono troppo “ceto medio”.

Il libro di Kobabe ha fatto notizia più di una volta, scatenando scontri tra genitori ed educatori in alcune zone degli Stati Uniti. Ma adesso la cosa ha toccato il picco perché il governatore Repubblicano della South Carolina, Henry McMaster, ha parlato del libro in un comunicato stampa.

Il governatore Henry McMaster parla al campus Greer del Greenville County Technical College.
Credit: Greenville Journal.

Nel comunicato stampa McMaster riferisce della richiesta da lui rivolta al sovrintendente del South Carolina per l’educazione affinché sia avviata un’indagine su come e perché materiali di contenuto osceno e pornografico siano potuti finire nelle biblioteche delle scuole pubbliche dello Stato, con appunto il libro di Kobabe al centro della questione. Nel distretto scolastico di Fort Mill, in South Carolina, del resto, i genitori si sono trovati costretti a richiedere la rimozione del libro dalla biblioteca della scuola addirittura con una petizione, benché, come dice il comunicato di McMaster, «se in questo caso specifico il personale scolastico avesse eseguito anche una semplice disamina sommaria, si sarebbe reso conto di come il libro contenga immagini sessuali esplicite e pornografiche totalmente in linea con la definizione giuridica di “oscenità” e persino oltre».

Per la legge dello Stato del South Carolina, infatti, sono osceni anche «materiali [che] raffigurino o descrivano un comportamento sessuale in modo palesemente oltraggioso» e il libro di Kobabe incarna bene questa definizione, dato che chiaramente (1) si rivolge ai giovani e (2) è una graphic novel , ovvero essenzialmente un fumetto lungo, che, tra l’altro pure attraverso illustrazioni, raffigura l’autore nei panni di un adolescente che si masturba sognando di farsi praticare del sesso orale.

Una pagina di esempio tratta da Gender Queer: A Memoir.

Sì, è facile bollare come insulse l’indignazione di McMaster e le preoccupazioni dei genitori, ma farlo negherebbe a tutti noi la spiegazione semplice di un fenomeno. Nella nostra società ci sono persone tanto prive di cervello (o che hanno subito un tale lavaggio del cervello) da indignarsi non perché un libro così sia disponibile nelle biblioteche scolastiche, ma perché ne sia stato rimosso. Lo testimoniano, per esempio, gli idioti patentati del blog diffusore di odio New Civil Rights Movement , i quali archiviano la storia dell’indagine ordinata da McMaster alla categoria «Estremismo di destra», definendo la decisione del governatore di togliere la pornografia dalle scuole come «un attacco agli studenti LGBTQ».

Ma non si tratta solo di frange radicali. Una controversia simile è scoppiata in Virginia, dove un consiglio scolastico si è espresso all’unanimità a favore della rimozione di libri con contenuti sessuali espliciti dagli scaffali delle biblioteche delle scuole. Quando uno di loro ha detto che materiali pornografici così dovrebbe essere «gettati nel fuoco», per i media è diventato fondamentalmente un nazista. Ripetendo ancora una volta che «i roghi di libri hanno una storia oscura legata alla censura e ai regimi repressivi, e sono spesso associati alla Germania nazista», certi giornalisti sembrano avere dimenticato ‒ cosa alquanto ironica in uno scritto di argomento letterario ‒ che l’iperbole usata dal genitore indignato vanta una storia ampia nella retorica pubblica. E che proibire Ernest Hemingway perché autore non tedesco è cosa molto diversa dal vegliare sui propri figli e sui libri che disinvoltamente discutono (e illustrano) l’uso di un dildo.

Sì, il governatore McMaster sta facendo quello che ogni statista e ogni genitore sensato ha il dovere di fare di fronte alle assurdità, mentre la reazione della Sinistra mostra quanto veramente cieche e stupide siano le ideologie radicali. La legge sull’oscenità del South Carolina, che è alla base dell’azione del governatore, esattamente come molte altre leggi sull’oscenità vigenti in altri Stati dell’Unione, si appellano al senso comune. Ma evidentemente il buon senso è diventato oramai spaventosamente poco comune.

Exit mobile version