Tafida Raqeeb: una speranza per i bambini come lei

Il senatore Pillon vola a Londra per la campagna lanciata dalla fondazione dedicata alla piccola anglo-pakistana, che sfuggì al destino dell’eutanasia infantile

Tafida Raqeeb

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Il caso di Tafida Raqeeb è ancora vivo nella memoria di molti pro-life. La piccola britannica, di origine pakistana, fu protagonista di una vicenda giudiziaria simile a quella di Charlie Gard e Alfie Evans. Con la differenza che, per Tafida, l’Alta Corte di Londra ha dato ragione ai genitori, consentendo loro di curare all’estero la figlia, affetta da una grave paralisi cerebrale.

Ricoverata a Genova, all’ospedale pediatrico Gaslini, nell’ottobre 2019, la bambina, che oggi ha sette anni, ha dato notevoli segnali di miglioramento e, all’inizio del 2020 è uscita dalla terapia intensiva. Sono state così clamorosamente smentite le previsioni dei medici britannici curanti, secondo i quali Tafida non sarebbe sopravvissuta a lungo.

La mamma Shelina Begum e il papà Mohammed Raqeeb si sono battuti strenuamente per salvare la vita della loro Tafida. In seguito, hanno dato vita alla Tafida Raqeeb Foundation, allo scopo di aiutare bambini con malattie e disabilità gravi.

Inversione di tendenza

Uno dei primi risultati concreti dell’attività della fondazione dedicata a Tafida sarà il lancio di una campagna per la costruzione nel Regno Unito di un ospedale per il trattamento di bambini con lesioni cerebrali.

All’inaugurazione dell’evento, previsto a Londra, per martedì 22 marzo, sarà presente anche il senatore Simone Pillon, che ne ha dato annuncio ieri a Palazzo Madama.

Rievocando in sintesi le tragiche vicende di Charlie Gard e Alfie Evans (a quest’ultimo fu persino concessa la cittadinanza italiana per permettergli di curarsi nel nostro Paese ma non servì), il parlamentare leghista sottolinea come, con Tafida, l’Alta Corte Britannica abbia «mutato giurisprudenza» rispetto ai casi Gard ed Evans, consentendo ai genitori di curarla liberamente.

Eccellenza italiana

Eppure, anche per Tafida, «si rischiava il distacco delle macchine che la tenevano in vita», ricorda il senatore Pillon. «Oggi quella bambina che i medici e i giudici inglesi avevano dato per morta non solo è viva ma è in netto miglioramento. Nel 2020 ha lasciato la terapia intensiva e migliora di giorno in giorno», aggiunge Pillon.

L’impegno messo in campo dall’ospedale Gaslini, concretizzatosi in ottimi risultati nella cura di Tafida, «rappresenta un’eccellenza italiana cui dovremmo andare fieri. Il nostro Paese ha dimostrato di essere in grado di prendersi cura dei bambini, anche quelli dati per spacciati. E questo ci deve dare un ammonimento a salvare la vita sempre», sottolinea il senatore, confermando la sua presenza martedì a Londra, per l’iniziativa della Fondazione Tafida Raqeeb. La campagna per l’apertura di un ospedale per la riabilitazione neurologica pediatrica è quindi un segnale positivo per «tutti i bambini che sono dati per spacciati ma per il quali c’è e ci deve essere speranza», conclude Pillon.

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