Le Girl Scouts of America hanno recentemente introdotto un nuovo “LGBTQ+ Pride Month Fun Patch”, sollevando le preoccupazioni di molti che apprezzano i valori tradizionali che un tempo l’organizzazione rappresentava. Per ottenere questa patch, le ragazze sono invitate a partecipare a una serie di attività che promuovono l’agenda LGBTQ+. I requisiti includono la partecipazione a eventi Pride, lo studio della storia LGBTQ+ o la creazione di opere d’arte che celebrino figure della comunità LGBTQ+.
Le attività, che comprendono la lettura di libri per bambini con personaggi LGBTQ+, la creazione di bandiere arcobaleno per il Mese dell’Orgoglio e lo studio di luoghi storici LGBTQ+, sembrano andare oltre la semplice promozione della tolleranza e dell’accettazione. Alcuni conservatori temono che si tratti di spingere un punto di vista ideologico su giovani menti impressionabili.
Ancora più preoccupante è il fatto che queste ragazze siano incoraggiate a conoscere e commemorare eventi come la Rivolta di Stonewall, un violento confronto con le forze dell’ordine. Ci si potrebbe chiedere se questo è il tipo di esempio che vogliamo dare ai nostri futuri leader.
Inoltre, sul sito web delle Girl Scout si legge che la patch del Mese dell’Orgoglio è stata ideata per “onorare la storia LGBTQ+”, “celebrare le diverse culture e identità delle persone LGBTQ+” e “riconoscere i numerosi contributi della comunità LGBTQ+”. Sebbene sia certamente importante insegnare il rispetto e l’empatia per tutti gli individui, molti conservatori ritengono che questa promozione palese di un particolare stile di vita si spinga troppo oltre.
Le Girl Scout si sono allontanate molto dalla loro missione originaria. Ora forniscono un glossario dei termini LGBTQ+ e sono stati fotografati mentre sfilavano in una parata Pride. Nei loro post sui social media si legge che accolgono “tutti coloro che si identificano come ragazze, ragazzi transgender, giovani non binari e adulti di tutti i generi”. Ciò fa sorgere il dubbio che si stiano allontanando dal loro scopo iniziale di promuovere l’infanzia e che ora stiano promuovendo un’ideologia specifica che potrebbe non essere in linea con i valori di molte famiglie che servono.