Regionali, appello bipartisan per le cure palliative

L’On. Domenico Menorello spiega le ragioni di un gesto comune voluto da tante associazioni no profit

Last updated on Febbraio 17th, 2020 at 04:20 am

Dovrebbe porre degli interrogativi il fatto che un diritto previsto dalla legge non trova applicazione nella vita quotidiana. È il caso delle cure palliative, che sono al centro dell’appello promosso da diverse associazioni e rivolto a tutti coloro che si candidano nella elezioni per rinnovare la presidenza e i consigli regionali, a partire da quelli dell’Emilia Romagna e della Calabria, il prossimo 26 gennaio. “IFamNews” ne ha discusso con l’On. Domenico Menorello, uno degli ispiratori

Anzitutto, cosa si intende con l’espressione «cure palliative»?

L’International Association for Hospice and Palliative Care (IAHPC) afferma che le cure palliative sono «cure destinante a un paziente fragile ovvero affetto da una malattia inguaribile e cronica».

Come nasce l’appello per le elezioni?

L’appello scaturisce dal lavoro cominciato l’anno scorso grazie al coinvolgimento di decine di associazioni no profit e che a settembre del 2019 ha portato alla realizzazione di un importante seminario con il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Già allora si sottolineava la necessità di considerare le cure palliative uno strumento di sostegno alla persona nei momenti di fragilità, altrimenti si rischia di cadere in un’idea riduttiva dell’uomo che porta a pensare che il sistema sanitario nazionale debba occuparsi solo di quelle persone che possono avere ancora un’efficienza. Al contrario, la persona va accompagnata e curata in ogni istante della vita perché ogni momento ha lo stesso valore. Per questo motivo promuoveremo altri convegni in giro per l’Italia nei prossimi mes».

Un diritto, quello all’accesso alle cure palliative, che ha trovato riscontro anche ai massimi livelli giurisprudenziali.

Esatto, la sentenza 242/19 della Corte Costituzionale ha stabilito che le cure palliative sono un imprescindibile prerequisito per qualsiasi trattamento di fine vita, arrivando dunque quasi a costituzionalizzarle.

Nell’appello sostenete che le cure palliative siano un diritto negato. Come mai?

Perché è la realtà dei fatti. L’indagine della XII commissione parlamentare della Camera dell’aprile scorso (approvata all’unanimità) fotografa una situazione indegna per un paese civile. Un paese in cui ci sono solo quattro hospice pediatrici e in cui le giornate di assistenza domiciliare sono circa 300mila, cioè 1/10 rispetto allo standard fissato nel 2007 di oltre 4 milioni di giornate. A ciò si aggiunge che in un corso di laurea di sei anni, il tempo medio dedicato alla formazione in cure palliative è di quattro ore per studente e infine solo il 15% riesce ad avere un’assistenza adeguata in cure palliative attraverso le strutture o l’assistenza domiciliare».

Come siamo arrivati a questa situazione?

La situazione è il riflesso di una cultura dello scarto che presta sempre meno attenzione alla fragilità. Quando una persona perde efficienza viene percepita come non utile e, al posto di aumentare, le attenzioni nei suoi confronti si abbassano. È anche un problema culturale e antropologico: che valore si dà oggi alla vita di un uomo? Ha valore solo quando è utile? Quest’anno la legge italiana sulle cure palliative compie dieci anni: tuttavia, se si guardano i fatti. è stata dimenticata.

La persona che si trova in una situazione di grave dolore viene lasciata sola, condotta verso una fase di possibile disperazione, emarginata. Ci sono alcune realtà di accoglienza e luoghi di sollievo che fanno un lavoro incredibile, accompagnando le persone nel dolore e nella malattia, e combattendo la cultura dello scarto così veementemente denunciata da Papa Francesco.

Il vostro appello riguarda anche le scelte dei singoli medici sul fine vita.

Abbiamo notato che più volte è capitato che alcuni medici che avevano manifestato alcune convinzioni sul fine vita siano stati preclusi dall’accedere a certi bandi o comunque abbiano incontrato diversi ostacoli. La Corte Costituzionale ha affermato la libertà del medico nel decidere se prestarsi o meno alla richiesta di fine vita del malato. I medici sono tutti uguali e non possono essere discriminati in base alla coscienza professionale e morale.

Cosa chiedete, dunque, ai candidati alle prossime elezioni regionali?

Siccome la competenza socio-sanitaria-assistenziale è concorrente tra Stato e Regioni, chiediamo a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali di promuovere attivamente nuove politiche sanitarie per le cure palliative e dunque anche di incrementare le risorse per questo tipo di cura nel bilancio regionale.

Il nostro è un appello assolutamente bipartisan: crediamo che sulle cure palliative l’intero arco politico debba marciare compatto e agire concretamente. È infatti una questione che va tolta dall’anonimato e dalla retorica: in campagna elettorale tutti parlano di sanità nei soliti termini generalisti, ma alla fine pochi stanziano risorse adeguate. Abbiamo bisogno di una sanità che abbia cura di tutti. Noi ci auguriamo che si passi dall’unanimità delle intenzioni all’unanimità delle azioni.

Questo l’elenco non definitivo delle associazioni aderenti:

Ai.Bi. ASSOCIAZIONE AMICI DEI BAMBINI; ALLEANZA CATTOLICA; AIPPC – ASS. ITALIANA PSICOLOGI e PSICHIATRI CATTOLICI; A.M.C.I.-ASS. MEDICI CATTOLICI ITALIANI; AMICI DI LAZZARO; ASS. ESSERCI; ASS. IL CROCEVIA; ASS. NONNI 2.0, ASS. RISVEGLIO; ASS. L’ALBERO; ASS. LIBERI E FORTI; ASS. POLITICAINSIEME; ASS. PROGETTO CULTURALE; ASS. STEADFAST ONLUS; ASS. UMANITARIA PADANA; AVVOCATURA IN MISSIONE; CENTRO INTERNAZIONALE GIOVANNI PAOLO II; CENTRO STUDI ROSARIO LIVATINO; COLLATIO.IT; COMUNITA’ PAPA GIOVANNI XXIII; COSTRUIRE INSIEME; CUORE AZZURRO; ETICA & DEMOCRAZIA; FAMILY DAY-COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI; FEDERVITA CALABRIA; FEDERVITA EMILIA-ROMAGNA; FEDERVITA LOMBARDIA, FEDERVITA MARCHE; FEDERVITA TT.AA.; FONDAZIONE DE GASPERI, FORUM CULTURA PACE E VITA ETS; MCL-MOVIMENTO CRISTIANO LAVORATORI; MEDICINA E PERSONA; MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO; MOVIMENTO PER: POLITICA; ETICA, RESPONSABILITA’; MOVIMENTO REGINA DELL’AMORE; PRO VITA & FAMIGLIA; OSSERVATORIO DI BIOETICA DI SIENA; OSSERVATORIO PARLAMENTARE «VERA LEX?»; RETE BIANCA; RETE POPOLARE; SOCIETÀ ITALIANA PER LA BIOETICA E I COMITATI ETICI-SIBCE (il presidente onorario); VIVERE SALENDO; UCID-PRES. COMITATO SCIENTIFICO

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