Il 24 settembre 1996, il presidente Bill Clinton ha firmato il Defense of Marriage Act (DOMA), una pietra miliare legislativa che definiva il matrimonio come l’unione tra un uomo e una donna per scopi federali e consentiva agli stati di rifiutare il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati in altri stati.
Questo atto è diventato un caposaldo degli sforzi conservatori per sostenere i valori tradizionali della famiglia contro la crescente spinta per la parità matrimoniale, energizzando i conservatori sociali e influenzando le piattaforme repubblicane per anni fino alla sua parziale abrogazione da parte della Corte Suprema nella decisione Stati Uniti contro Windsor del 2013.