Londra salva 4,3 milioni di vite dall’aborto

Negando 130 milioni di sterline, taglia l’85% del proprio contributo all’UNFPA Supplies Partnership

Bimbo felice

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Last updated on Maggio 30th, 2021 at 06:08 am

Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) è uno dei grandi finanziatori dell’aborto mondiale, nel senso che della promozione in lungo e in largo della soppressione degli innocenti ancora nel grembo materno fa una missione e una ragion d’essere. Per quest’aggressiva e sistematica violazione della sovranità della persona all’estero racimola, infatti, e spende fantastiliardi.

Capita però che a questa catastrofe umanitaria per cui nessuno ha occhi e orecchie qualcuno dica basta. Succede quando certi presidenti degli Stati Uniti d’America decidono di sospendere l’obolo e succede quando il Foreign Office britannico riduce gli stanziamenti. Come fa quest’anno, in ragione di ben l’85%: ovvero più di 130 milioni di sterline dei contribuenti trasformate in veleno risparmiate.

È un colpo diritto al cuore dell’industria abortista. Anche perché il Regno Unito è infatti sempre stato il maggior donatore dell’UNFPA Supplies Partnership, ovvero il “braccio armato” del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione creato nel 2008 per occuparsi materialmente e allegramente di procacciare e socialisticamente ridistribuire i ferri del mestiere: contraccettivi e abortivi.

Le parole con cui questa Santabarbara della «cultura di morte» si reclamizza in inglese sono agghiaccianti, la forza dell’ethnos linguistico: «The UNFPA Supplies Partnership delivers a choice of modern contraceptives and life-saving maternal health medicines into the hands of adolescents and women who need them most. How do we do it? Through strategic country-led actions to reach the last mile. Dedicated to accountability and the effective use of resources, the Partnership strengthens supply chains and reproductive health services». Prima sembra di stare in volo sull’aereo, quando ti offrono «our selection of the best snacks and drinks», poi si ammannisce il ribaltamento speculare della realtà («medicine che salvano le vite delle mamme»…), quindi torna il tono da smart coroner.

Sarà per questo che il Foreign Office li ha mandati tutti a farsi benedire. O forse è solo effetto della crisi economica indotta dall’uragano CoViD-19. Fatto sta che il risultato è il medesimo: si stima infatti che, dal 2008, l’UNFPA Supplies Partnership abbia finanziato 26,8 milioni di aborti nel mondo e i soldi che adesso Londra nega alla struttura ne avrebbero pagati, nel corrente anno solare, altri 4,3 milioni. Rejoice!

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