Lo studio mostra un aumento significativo del sostegno alla violenza politica tra gli elettori democratici negli Stati Uniti.

Un recente studio condotto dall’Università di Chicago ha rilevato che il sostegno alla violenza politica è cresciuto in modo significativo tra gli elettori democratici negli Stati Uniti. Lo studio, che ha intervistato gli adulti americani a giugno, ha chiesto se la forza è giustificata per raggiungere determinati obiettivi. Ha rivelato che il sostegno all’uso della forza per costringere i membri del Congresso è raddoppiato tra i Democratici dal 2013, dal 9% al 17% a giugno.

Il rapporto rileva anche che l’aumento del sostegno alla violenza politica tra i Democratici avviene parallelamente all’ascesa al potere dei Repubblicani e ai lavori della Camera dei Rappresentanti. Inoltre, è più probabile che i Democratici esprimano un sostegno radicale ed esplicitamente violento alla violenza politica per ripristinare i diritti di aborto nel Paese. Lo studio ha rilevato che il sostegno pubblico alla violenza per ripristinare il diritto federale all’aborto è cresciuto dall’8% al 12% tra gennaio e giugno dello stesso anno, con l’aumento più netto tra i Democratici.

La ricerca è stata condotta dal Professore dell’Università di Chicago Robert Pape, che viene descritto come un “repubblicano liberale” e che, secondo quanto riferito, ha votato per i Democratici in passato. Questi risultati fanno luce sulla tendenza preoccupante del crescente sostegno alla violenza politica tra alcuni segmenti della popolazione, indipendentemente dall’affiliazione politica.

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