La Corte Suprema del Minnesota si pronuncia a favore di un atleta transgender in un caso di powerlifting

La Corte Suprema del Minnesota ha stabilito che la decisione di USA Powerlifting di vietare a un atleta transgender di competere nella divisione femminile equivale a discriminazione. L’atleta in questione, JayCee Cooper, si era originariamente candidata nel 2018 e non le era stato permesso di competere.

USA Powerlifting (USAPL) ha rilasciato una dichiarazione in cui si dice “lieta” che i tribunali abbiano permesso a una richiesta di essere sottoposta a una giuria, sottolineando il proprio diritto di presentare prove che l’esclusione era basata su legittime ragioni commerciali. Hanno indicato una ricerca che indica che i maschi possono conservare fino a un vantaggio di forza del 64% nel powerlifting anche dopo la soppressione del testosterone, il che, a loro dire, giustifica il mantenimento di categorie separate.

In reazione alla decisione, i legislatori repubblicani del Minnesota hanno dichiarato di voler promuovere una legislazione nella prossima sessione per affermare le protezioni per le atlete. La speaker della Camera Lisa Demuth ha lamentato la sentenza come “un’altra battuta d’arresto nella lotta per proteggere lo sport femminile”.

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