Oggi è il 12 ottobre, anniversario della scoperta dell’America. E sono Stati Uniti d’America entusiasmanti quelli che abbiamo scoperto con Amy Coney Barrett. Proprio oggi, anniversario della scoperta dell’America, il giudice Barrett inizia le audizioni pubbliche davanti al “Senate Judiciary Committee”, che dovrà vagliarne l’idoneità alla Corte Suprema federale.
Chi ha le idee perfettamente chiare sull’intera vicenda della quale il giudice Barrett è ora il fulcro è il Tempio Satanico di Lucien Greaves, quello che dissemina statue di Bafometto ovunque riesca e predica il vangelo dell’aborto libero. Tale Jamie Smith (se è il suo nome vero), avvocatessa sulla quarantina e madre di un numero imprecisato di figlie, ha infatti messo nero su bianco una confessione pubblicata da The Huffington Post con il titolo secco secco «La morte del giudice Ruth Bader Ginsburg mi ha spinto a unirmi al Tempio di Satana». Che (se è vero) è un articolo perfetto.
Scrive la signora Smith che «[…] la mia prima reazione è stata non di dolore, ma di paura». La Ruth Bader Ginsburg (1933-2020), lo sanno tutti, era il capo in pectore dell’ora sempre più esigua compagine liberal dentro la Corte Suprema federale. Nel massimo tribunale del Paese è stata paladina dell’aborto, del gender e di tutto quel genere di cose che per tipi come la signora Smith sono «senso comune e decoro». È dunque per difendere «senso comune e decoro» che la signora Smith si è «rivolta al satanismo», spiegando: «io non sono il tipo che di norma prenderebbe in considerazione l’idea di diventare satanista, ma i nostri non sono tempi normali».
Arcivero come l’arcidiavolo Belfagor: proprio non sono tempi normali, questi, se un’anonima signora Smith, mamma di famiglia che fa l’avvocatessa da qualche parte negli Stati Uniti, decide d’emblée di prendere i voti da satanista onde mettere in cascina quei «diritti civili e riproduttivi» (parole sue) che vuole assicurare alle proprie figlie. Chiodo fisso del Tempio Satanista è, infatti, l’aborto, che cerca di promuovere in tutte le salse e in tutte le forme. Non so né quante siano le figlie della signora Smith, né quali età abbiano, però cosa darei per vederla un mattino, girando spalle e pancake a prole e marito immerso nel suo giornalone, dire, con il sorriso delle occasioni migliori: “Guys, guess what? Yesterday mom went to the hairdresser’s and in the afternoon turned Satanist to f**k all up for the Trumpistas”.
Perché ovviamente uno dice, va bene tutto, ma c’è proprio bisogno che la signora Smith si danni l’anima per amore di aborto? Sì, e il perché lo spiega bene lei. «I membri del Tempio Satanico non credono nel soprannaturale o nella superstizione. Nello stesso modo in cui alcuni Unitariani e alcuni ebrei non credono in Dio, i membri del Tempio Satanico non adorano Satana e la maggior parte di loro è atea. […] Piuttosto il Tempio di Satana usa il diavolo come simbolo di ribellione».
È il satanismo razionalista, di cui sono colmi i libri. La signora Smith non cavalca insomma manici di scopa e non armeggia in pozioni. È una Generation Y evoluta, emancipata e lucida. Legge gli autorevoli “Vattelapesca Post” e “Roccacannuccia Times”, si bea dell’influente “Mario Rossi Show”, socializza postando su “Facciabook”, pigolando su “Chirper”, condividendo su “Trik e Trak”. L’utero è suo e se lo gestisce lei. Una donna mainstream. Adesso è «colpita da quanto» i princìpi del Tempio Satanico «[…] siano in linea con il codice non scritto che da anni ho adottato per cercare di orientare la mia esistenza. Mi sono così felicemente resa conto che quella era la mia gente e che la sottoscritta è stata satanista per molti anni senza nemmeno saperlo». Felicemente, gimme five.
Ebbene, quel che vuole il Tempio Satanico, spiega benissimo la convertita signora Smith, sono le stesse identiche cose che Joe Biden, la Planned Parenthood e George Soros vogliono, fanno e finanziano. Se Satana ne sia stato informato è cosa del tutto secondaria.