Last updated on Agosto 27th, 2023 at 02:56 pm
La Presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi, che si presenta come una “devota cattolica”, è un’ardente ed entusiasta sostenitrice dell’aborto, in chiara violazione dell’insegnamento della Chiesa su questo tema. In effetti, fin dall’inizio il cristianesimo si è opposto all’aborto. Nel primo catechismo (o insegnamento) scritto del cristianesimo, La Didachè, scritto nel primo secolo d.C., l’autore anonimo dichiarò:
E il secondo comandamento dell’Insegnamento: Non commetterai omicidio, non commetterai adulterio, non commetterai sodomia, non commetterai fornicazione, non ruberai, non praticherai magia, non praticherai stregoneria”, non ucciderai un bambino con l’aborto e non ucciderai ciò che è nato….“. (enfasi aggiunta).
Il vescovo della Presidente Pelosi, l’Arcivescovo Salvatore Cordileone di San Francisco, ha ripetutamente parlato con lei, sia di persona che per iscritto, ricordandole l’insegnamento della Chiesa sull’aborto ed esortandola a porre fine al suo sostegno. Se non l’avesse fatto, ha detto che sarebbe stato costretto a impedirle di fare la Santa Comunione, che i cattolici credono sia il Corpo e il Sangue di Cristo. L’Arcivescovo Cordileone nel 2021 ha persino condotto una campagna “Rose e rosario per Nancy” in cui ha chiesto ai cattolici di farlo:
“per favore, unisciti a me nella preghiera del rosario e nel digiuno per la conversione del cuore materno della Presidente Pelosi, affinché abbracci la bontà e la dignità della vita umana non solo dopo la nascita, ma anche nel grembo materno”.
Dopo che la Pelosi si è rifiutata di modificare il suo fermo sostegno all’aborto, l’Arcivescovo Cordileone, il 19 maggio 2022, l’ha ufficialmente esclusa dalla Santa Comunione.
L’Arcivescovo Cordileoni apre la sua lettera alla Pelosi per informarla del bar, ribadendo l’insegnamento della Chiesa sull’aborto:
“Il Concilio Vaticano II, nel suo Decreto sulla Chiesa nel mondo moderno, Gaudium et spes, ha ribadito l’antico e coerente insegnamento della Chiesa secondo cui ‘dal primo momento del concepimento la vita deve essere custodita con la massima cura, mentre l’aborto e l’infanticidio sono crimini indicibili’ (n. 51). I cristiani, infatti, hanno sempre sostenuto la dignità della vita umana in ogni sua fase, soprattutto quella più vulnerabile, a partire dalla vita nel grembo materno. Sua Santità, Papa Francesco, in linea con i suoi predecessori, è stato altrettanto chiaro ed enfatico nell’insegnamento sulla dignità della vita umana nel grembo materno”.
Cordileone osserva poi che i cattolici, soprattutto i politici, hanno il dovere di agire in conformità con questo insegnamento:
“Questa verità morale fondamentale ha delle conseguenze per i cattolici nel modo in cui vivono la loro vita, soprattutto per coloro che sono incaricati di promuovere e proteggere il bene pubblico della società. Anche Papa Giovanni Paolo II è stato molto coerente nel sostenere questo insegnamento costante della Chiesa, e ci ha spesso ricordato che ‘coloro che sono direttamente coinvolti negli organi legislativi hanno una ‘obbligo grave e chiaro di opporsi’ a qualsiasi legge che attacchi la vita umana. Per loro, come per ogni cattolico, è impossibile promuovere tali leggi o votare per esse….”.
Se un politico cattolico sostiene l’aborto, scrive Cordileone, la Santa Comunione deve essergli negata:
“Un legislatore cattolico che sostiene l’aborto procurato, dopo aver conosciuto l’insegnamento della Chiesa, commette un peccato manifestamente grave che è causa di gravissimo scandalo per gli altri. Pertanto, la legge universale della Chiesa prevede che tali persone ‘non siano ammesse alla Santa Comunione’ (Codice di Diritto Canonico, can. 915)”.
L’arcivescovo cita poi il processo definito dal Cardinale Joseph Ratzinger (il futuro Papa Benedetto XVI), allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, su come un vescovo dovrebbe trattare con i politici cattolici che sostengono l’aborto:
“Quando la cooperazione formale di una persona diventa manifesta (intesa, nel caso di un politico cattolico, come il fatto di fare campagna e votare coerentemente per leggi permissive sull’aborto e l’eutanasia), il suo Pastore deve incontrarlo, istruendolo sull’insegnamento della Chiesa, informandolo che non deve presentarsi alla Santa Comunione finché non pone fine alla situazione oggettiva di peccato e avvertendolo che altrimenti gli sarà negata l’Eucaristia. Quando ‘queste misure precauzionali non hanno avuto il loro effetto … e la persona in questione, con ostinata persistenza, si presenta ancora per ricevere la Santa Eucaristia, ‘il ministro della Santa Comunione deve rifiutare di distribuirla'”.
L’Arcivescovo Cordileone afferma di aver seguito fedelmente questo processo, spiegando alla Presidente della Camera Pelosi, in diverse occasioni, la posizione della Chiesa cattolica sull’aborto e avvertendola che le sarebbe stata negata la Santa Comunione se non avesse cambiato posizione. Nella sua ultima comunicazione con lei, in una lettera datata 7 aprile 2022, Cordileone disse a Pelosi che:
“Se lei non dovesse ripudiare pubblicamente il suo sostegno ai ‘diritti’ dell’aborto o astenersi dal fare riferimento alla sua fede cattolica in pubblico e dal ricevere la Santa Comunione, non avrei altra scelta se non quella di dichiarare, in conformità con il canone 915, che lei non può essere ammesso alla Santa Comunione”.
Dopo che Pelosi si è rifiutata con arroganza di cambiare la sua posizione sull’aborto, l’Arcivescovo Cordileone aveva solo un’opzione a disposizione:
“Poiché non ha ripudiato pubblicamente la sua posizione sull’aborto e continua a fare riferimento alla sua fede cattolica per giustificare la sua posizione e per ricevere la Santa Comunione, quel momento è arrivato. Pertanto, alla luce della mia responsabilità come Arcivescovo di San Francisco di essere ‘preoccupato per tutti i fedeli cristiani affidati a [mia] cura’ (Codice di Diritto Canonico, can. 383, §1)con questa comunicazione vi informo che non dovete presentarvi per la Santa Comunione e, se lo fate, non dovete essere ammessi alla Santa Comunione, fino a quando non rinneghi pubblicamente la tua difesa della legittimità dell’aborto e confessi e ricevi l’assoluzione di questo grave peccato nel sacramento della Penitenza. (Enfasi nell’originale).
Cordileone ha detto di essere “pronto a continuare la nostra conversazione in qualsiasi momento, e continuerà a offrire preghiera e digiuno per voi”.
Ha concluso la sua lettera dicendo a Pelosi che chiedeva a tutti i fedeli della sua diocesi di pregare per tutti i politici cattolici che sostengono l’aborto, affinché “con l’aiuto e sotto la guida dello Spirito Santo, possano subire una conversione del cuore in questa gravissima questione e la vita umana possa essere protetta e favorita in ogni fase e condizione della vita”.
Quindi ci siamo. “Devotamente cattolico” La Presidente della Camera Nancy Pelosi è stata ripetutamente informata dal suo vescovo della posizione della Chiesa cattolica sull’aborto ed è stata avvertita che se avesse continuato a sostenere l’aborto le sarebbe stata negata la Santa Comunione. E quando si è rifiutata palesemente di cambiare la sua posizione, il suo vescovo l’ha ufficialmente esclusa dalla Santa Comunione. Speriamo che più vescovi cattolici in tutto il Paese e nel mondo prendano coraggio dall’Arcivescovo Cordileone e allo stesso modo impediscano la Santa Comunione ai politici che si oppongono alla cultura della vita.