Il rapper cristiano canadese Chris Mackness, conosciuto con il nome d’arte C-DOT, ha preso posizione sull’aborto con una nuova canzone pro-vita intitolata “The Cry”. La canzone, creata dalla prospettiva di un bambino non ancora nato che sta per essere abortito, cerca di catturare il turbamento emotivo di coloro che diventano vittime dell’aborto. La canzone è considerata controversa, data la natura emotiva e divisiva dell’aborto, ma la sua accoglienza positiva indica che il sentimento pro-vita è diffuso ma spesso inespresso a causa della pressione della società, secondo Mackness.
La canzone è stata scritta per trasmettere la tragedia e la verità dell’aborto senza attaccare apertamente i sostenitori pro-choice. Mackness ha impiegato sei mesi per creare con cura testi che descrivessero in modo accurato la realtà dell’aborto e che fossero allo stesso tempo sensibili ai potenziali ascoltatori. Durante il processo di realizzazione, la canzone, in particolare il ritornello, è stata emotivamente travolgente per Mackness, scatenando i suoi singhiozzi quando ha sentito la presenza spirituale dei bambini abortiti.
La mossa di Mackness segue un aumento crescente degli aborti in Francia e una spinta legale per sancire costituzionalmente il diritto all’aborto. La sua canzone ha suscitato una discussione sull’approccio all’aborto e sul valore della vita. Nonostante la potenziale controversia e il fatto di essere stato scoraggiato dall’approfondire la scrittura di canzoni a favore della vita, Mackness ha espresso la disponibilità a produrre altra musica su temi simili in futuro, riaffermando il suo impegno a promuovere il valore intrinseco della vita umana dal concepimento alla morte naturale.