Last updated on Ottobre 24th, 2023 at 07:12 am
Un consiglio scolastico pubblico dell’Ontario ha emanato una direttiva che istruisce gli insegnanti a mantenere la riservatezza sulle “transizioni” di genere degli studenti, senza informare i genitori. Il Consiglio scolastico distrettuale della Regione di York (YRDSB) ha rilasciato un promemoria il 28 settembre, trapelato alla giornalista indipendente Chanel Pfahl, che sottolinea la priorità della riservatezza e della privacy degli studenti rispetto ai diritti dei genitori nelle questioni relative all’identità di genere.
Il promemoria affermava esplicitamente che i genitori non dovevano essere contattati senza il consenso dello studente in merito a qualsiasi modifica degli identificatori. Inoltre, ha consigliato che quando uno studente condivide nuovi nomi e pronomi con la scuola, gli insegnanti dovrebbero informarsi sul nome e sui pronomi preferiti dallo studente per una potenziale comunicazione con i genitori, i tutori o gli assistenti.
Questa direttiva è stata emessa da Cecil Roach, il direttore associato di Educazione, Scuole, Programmi e Risultati Equivalenti, e da Fawzia Durrani, la direttrice dei Servizi Scolastici e Comunitari Inclusivi all’interno del YRDSB. Il promemoria indicava anche agli insegnanti e al personale del YRDSB di informarsi sui pronomi preferiti dagli studenti per l’uso in vari ambienti scolastici, tra cui la classe, il sistema PA, durante le attività scolastiche e per i contatti di emergenza.
Il Ministro dell’Educazione dell’Ontario, sig. Lecce, ha espresso preoccupazione per i diritti e il coinvolgimento dei genitori, affermando che questi ultimi dovrebbero essere pienamente informati e coinvolti nella vita dei loro figli, soprattutto quando ci sono potenziali implicazioni per la salute in tali decisioni. Ha sottolineato l’importanza di rispettare i diritti dei genitori e ha suggerito che i genitori dovrebbero avere l’opportunità di salvare i loro figli da decisioni tragiche con conseguenze che cambiano la vita.
La direttiva dell’YRDSB è emersa in un’ondata di proteste pro-famiglia in tutto il Canada, dove i cittadini sono determinati a salvaguardare i loro figli da ciò che percepiscono come indottrinamento LGBT nelle scuole. La protesta più grande fino ad oggi, nota come Marcia del Milione di Persone, si è svolta il 20 settembre e ha coinvolto canadesi di varie provenienze che si sono riuniti per esprimere le loro preoccupazioni sugli insegnamenti legati alle tematiche LGBT nelle istituzioni educative.