Una nuova legge nel Vermont ha suscitato preoccupazioni per il suo potenziale impatto sui centri di gravidanza pro-life. La legge vieta a questi centri di offrire servizi non medici, compresa la consulenza post-aborto, e li sottopone a multe salate se la loro pubblicità è ritenuta ingannevole in relazione ai servizi abortivi. Due centri di gravidanza basati sulla fede nel Vermont hanno intentato una causa, sostenuta dall’Istituto Nazionale degli Avvocati per la Famiglia e la Vita (NIFLA), sostenendo che la legge viola il loro diritto alla libertà di parola e di fornire servizi alle donne incinte.
Il NIFLA ha ottenuto il riconoscimento quando ha contestato con successo la costituzionalità della legge FACT della California, che richiedeva ai centri di gravidanza pro-life di esporre manifesti che informassero le pazienti su dove potevano accedere ai servizi abortivi. La legge del Vermont, nota come S-37, censura la capacità dei centri di pubblicizzare i loro servizi gratuiti e impone multe fino a 10.000 dollari per ogni violazione se la loro pubblicità è ritenuta ingannevole. Inoltre, la legge vieta ai centri di gravidanza di offrire servizi non medici, come la consulenza post-aborto, mentre esclude le cliniche abortiste che forniscono le stesse informazioni.
I critici sostengono che la legge è parziale e viola i diritti di libertà di parola dei centri e la loro capacità di fornire supporto alle donne che affrontano gravidanze inaspettate. Sostengono che i centri di gravidanza dovrebbero avere la libertà di servire le donne e offrire il supporto di cui hanno bisogno senza temere le punizioni del governo. L’approvazione della legge è considerata sorprendente data la sua potenziale incostituzionalità, anche se la legislatura del Vermont, che ha una maggioranza di legislatori progressisti, ha espresso preoccupazioni sui centri di gravidanza che consigliano contro l’aborto e sulla presunta pubblicità ingannevole.
I centri di gravidanza pro-life hanno dimostrato il loro valore negli Stati Uniti, aiutando milioni di persone che affrontano gravidanze inaspettate. Solo nel 2022, i centri di gravidanza pro-life del Vermont hanno servito centinaia di clienti di sesso maschile e femminile, hanno effettuato ecografie e test di gravidanza, hanno condotto test per le malattie sessualmente trasmissibili e hanno offerto corsi di formazione, con un notevole risparmio economico per la comunità. È spiacevole vedere una legge che prende di mira in modo specifico le organizzazioni che promuovono la cultura della vita e aiutano veramente le donne e i bambini in difficoltà. La causa contro la legge mira ad annullarla e a proteggere i servizi cruciali forniti dai centri di gravidanza pro-life.