Grande Naviglio pro life

Il 17 maggio 1981 l’Italia perse non solo il referendum sull’aborto, ma se stessa. La speranza però tiene

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Last updated on Giugno 14th, 2021 at 07:50 am

40 anni fa come oggi, il 17 maggio 1981, fu celebrato, con altri, il referendum promosso dal Movimento per la Vita che si proponeva di abrogare la Legge 194, entrata in vigore nel 1978, e quindi tornare finalmente a vietare il delitto di aborto. Il mattino dopo l’Italia si svegliò diversa, un’Italia che aveva perso quel referendum e soprattutto se stessa.

Dopo quattro decenni il tributo di sangue richiesto da quella legge perversa è enorme. Una tragedia che ancora non smette.

L’immagine che illustra questo editoriale è una fotografia che ho scattato ieri nell’hinterland milanese: a Gaggiano, lungo il Naviglio Grande.

Da piccoli ci hanno insegnato che i muri non si imbrattano. Non ho nemmeno la più pallida idea di chi abbia verniciato di rosso sangue su bianco candido quelle parole che però campeggiano visibili a grande distanza, enormi. Enormi come la speranza che rappresentano, che veicolano, che suscitano; la speranza a cui spingono nonostante tutto. C’è, insomma, ancora un popolo. L’Italia totalmente piagata non è ancora del tutto morta. In questo anniversario funebre è un pensiero non banale.

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