Giappone, ancora «no» all’adozione same sex

Il Paese nipponico non ammette né il matrimonio né l’adozione per le coppie omosessuali

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In Giappone, il matrimonio fra persone dello stesso sesso non è legale a livello nazionale, benché a partire dal 2015 talune città e sezioni amministrative locali abbiano attivato forme di registrazione familiare e partenariato assimilabili a “unioni civili”, che consentono determinati diritti legali, per esempio il diritto di visita in ospedale e simili.

Resta comunque vietata l’adozione di minori da parte di coppie same sex, poiché essa rimane riservata alle sole coppie eterosessuali sposate.

Anche l’affido, per le unioni omosessuali, ancorché legale presenta qualche ostacolo, poiché spesso e comprensibilmente i genitori biologici dei bambini non acconsentono a che i figli siano affidati a coppie non eterosessuali.

Lo racconta un articolo pubblicato di recente sul sito web dell’emittente tedesca Deutsche Welle (DW), importante centro media a livello internazionale.

L’articolo riprende le testimonianze di alcune coppie di persone omosessuali giapponesi che si “scontrano” con tale questione, ma colpisce il tono recriminatorio, anzi, “passivo-aggressivo” con cui è trattata la questione.

«Ho sempre desiderato avere figli», afferma Ai Takahashi, scrittrice quarantenne che vive a Tokyo. «Prima, ero sposata con un uomo e anche allora ho pensato a lungo all’idea di avere figli. Ora vivo con la mia compagna, una donna, e ho deciso che preferirei vivere con un bambino già nato piuttosto che generare», ha raccontato a DW. La signora, certo, “ha pensato” e ora “preferisce”.

Anche rispetto all’affido, sembra che la difficoltà consista in ciò che è richiesto alle coppie, le necessità dei bambini passano in secondo piano: «[…] le condizioni erano eccessivamente rigide», ha dichiarato Ai Takahashi, «con requisiti sul reddito annuo, sulle dimensioni della zona giorno riservata al bambino, limitazioni all’orario di lavoro del genitore affidatario e la necessità che fosse garantito il posto in una delle strutture di assistenza all’infanzia del Paese».

A Taiwan, nel frattempo, la strada per l’adozione da parte delle coppie omosessuali è stata aperta tempo fa.

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