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Memorandum sulla protezione della salute delle donne in patria e all’estero
Casa Bianca, 28 gennaio 2021
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È la politica della mia amministrazione sostenere la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne e delle ragazze negli Stati Uniti d’America e nel mondo. Il Foreign Assistance Act del 1961 (22 USC 2151b (f) (1)), vieta alle organizzazioni non governative (ONG) che ricevano fondi federali di utilizzare tali fondi “per pagare la prestazione di aborti come metodo di pianificazione familiare, o per motivare o costringere chiunque a praticare aborti”. L’annuncio del presidente Reagan, nell’agosto 1984, di quella che è diventata nota come la “Mexico City Policy” ha ordinato all’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) di estendere questa limitazione e di negare i fondi per la pianificazione familiare dello USAID alle ONG che utilizzino fondi non USAID per eseguire aborti, dare consigli, svolgere consulenze o informare sull’aborto oppure per esercitare pressioni sui governi stranieri affinché l’aborto venga legalizzato o i servizi abortivi siano resi più facilmente disponibili. Queste restrizioni vennero revocate dal presidente Clinton nel 1993, reintegrate dal presidente George W. Bush nel 2001 e revocate dal presidente Obama nel 2009. Il presidente Trump ha considerevolmente ampliato queste restrizioni, applicando questa politica all’assistenza sanitaria che tutti i dipartimenti e tutte le agenzie esecutive forniscono nel mondo. Questi condizionamenti eccessivi imposti all’assistenza e allo sviluppo esteri minano gli sforzi profusi dagli Stati Uniti per promuovere l’uguaglianza di gender a livello globale […]. Di conseguenza, ordino quanto segue: […]
Il Memorandum presidenziale del 23 gennaio 2017 (The Mexico City Policy) è revocato. […]»
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