Il deputato repubblicano Max Miller e sua moglie, che fa parte del consiglio di amministrazione di un’organizzazione pro-vita, sono finiti sotto tiro per il loro ruolo nel licenziamento di una donna che ha espresso la sua fede cristiana su Twitter. Si dà il caso che la donna, Elizabeth Marbach, sia la figlia di Bernie Moreno, candidato alla carica di senatore in Ohio.
Il commentatore conservatore Matt Walsh ha ripreso la notizia e ha espresso il suo disappunto. Ohio Right to Life, l’organizzazione che ha licenziato Marbach, ha rilasciato una dichiarazione senza affrontare direttamente se il suo tweet sulla sua fede cristiana abbia avuto un ruolo nel suo licenziamento.
Walsh ha criticato la dichiarazione, chiedendo una risposta chiara: Marbach è stata licenziata per la sua fede cristiana o no? Ha notato che l’assenza di una risposta da parte di Peter Range, il portavoce di Ohio Right to Life, ha peggiorato la situazione.
Gli utenti dei social media si sono uniti nell’esprimere la loro indignazione per il licenziamento di Marbach, accusando Ohio Right to Life di aver licenziato un cristiano per il fatto di essere cristiano e criticando il conflitto di interessi percepito. Si sono chiesti perché Max Miller, che aveva pubblicamente chiamato in causa Marbach, non sia stato ritenuto responsabile allo stesso modo.
La controversia sul licenziamento di Marbach mette in evidenza la tensione tra la libertà di espressione e le ideologie contrastanti in politica e in particolare all’interno del movimento pro-vita. La situazione continua a suscitare forti reazioni da parte di coloro che la considerano una violazione della libertà religiosa e un tradimento dei principi conservatori.