Last updated on Novembre 19th, 2021 at 03:48 pm
Mentre scrivo il numero dei morti causati nel mondo dal CoViD-19 dall’inizio della pandemia è di poco più di 5 milioni, come rileva l’Organizzazione mondiale della sanità. Una ecatombe. Grave, raccapricciante, ingiusta.
Mentre scrivo il numero dei morti causati nel mondo dall’aborto nel solo anno 2021 è poco più di 36 milioni, come rileva Worldometer. Il pallottoliere però corre inesorabile e costante, e il lettore potrà aggiornarsi in tempo reale attraverso le medesime fonti, le quali permettono pure di valutare in 44/45 milioni il numero dei morti che l’aborto avrà ammazzato nel mondo alla fine dell’anno corrente: cioè ben di più dei 37 milioni di morti che si stima abbiano mietuto i quattro anni della Prima guerra mondiale (1914-1918) e una cifra che, per ordine di grandezza, si avvicina idealmente a quello delle vittime mietute in decenni dalla lucida follia del comunismo sovietico e cinese, ma anche a quello dei 60 milioni falcidiati dalla Seconda guerra mondiale (1939-1945).
Se dunque i cinque e passa milioni di morti per CoViD-19 dall’inizio della pandemia sono una ecatombe grave, raccapricciante e ingiusta, cosa sono allora i 36 milioni di persone innocenti e indifese uccise dall’aborto ancora nel grembo delle proprie mamme?
Ora, mi picco di non essere stupido o quantomeno cerco di non esserlo. Questo raffronto non mira a stabilire una classifica fra morti, come se ci fossero morti più importanti e morti meno importanti. Ma se la lucida follia ideocratica di Mao Zedong (1893-1976) ha prodotto quel «Grande balzo in avanti» (1958-1961) che è stato definito forse la più grande sciagura mai causata dall’uomo, visto il numero dei milioni di morti che ha causato, un numero ancora ignoto, ma valutato in una forchetta molto ampia il cui limite superiore tocca i 55 milioni, e se quella follia lucida ha pure poi innescato un processo perverso di controllo delle nascite atto a “riparare” con l’aborto e con la sterilizzazione i guasti economici prima causati che ha ucciso altri innumerevoli milioni di piccoli innocenti e indifesi (nel 1998 la propaganda di Stato si è vantata di avere evitato la nascita di 338 milioni di bambini cinesi), che cos’è allora l’aborto che arriva a mietere 45 milioni di vittime in un solo anno?
Parliamo del CoViD-19 come della grande catastrofe umana, delle sue conseguenze economiche demografiche, dei grandi reset che comporta e del new normal che impone: e allora l’aborto?
E ancora, perché dell’eccidio immane dell’aborto non si parla, perché l’eccidio immane dell’aborto non interessa ad alcuno, perché per l’eccidio immane dell’aborto non si vedono proteste nelle piazze? Nel dibattito oramai stucchevole fra vaccinazioni e «no vax», fra Green Pass e «no pass», perché nessuno grida forte e chiaro «no abortion»? È il disagio della nostra civiltà, il marcio del nostro mondo, l’ipocrisia della nostra società, la tiepidezza complice di chi non ha alcuna intenzione di vedere.