«iFamNews» ne ha parlato venerdì. In California un deputato, donna, potatrice di vita per definizione e bellezza, si sta prodigando per legalizzare l’infanticidio. L’aborto prima, e se il bimbo sopravvive, nientemeno che l’infanticidio.
L’infanticidio è grave in sé, da tempo. Diamo dell’«Erode» senz’alcuno sconto a chi se ne macchi. Ma se per di più Erode è un uomo politico, come lo era quel funesto re di d’Israele blasfemo e assassino, la cosa si fa ancora più grave.
«iFamNews» ci tiene moltissimo e lo dice ogni volta che può: la politica è una cosa seria. Governa gli uomini secondo diritto, norme e rispetto che non sono il parto di questa mente o di quella volontà, ma che sopravanzano, superano e precedono ogni persona e ognuna delle sue ubbie o mattane.
Se quindi la politica abdica a se stessa, divenendo la proposizione e l’amministrazione del male, per l’uomo non c’è più pace. Non c’è asilo che possa chiedere in alcun recondito, non c’è rifugio che lo accolga in alcun ridotto, non c’è santuario che lo salvi in alcun estremo lembo di terra.
Che la politica proponga di rendere legge la libertà d’infanticidio è una cosa che faccio persino fatica a scrivere dovendomela figurare nella logica per metterla in parole.
Io allora spero, e prego, con tutto me stesso, che il disegno di legge del deputato californiano donna, portatrice di vita per definizione e bellezza, naufraghi nel più fragoroso dei modi possibili contro le rocce aguzze della verità, del bene e della giustizia, della ragione e del buon senso, per colare a picco più veloce del Titanic. Se infatti non accadesse, avrei sinceramente paura.