Due attivisti pro-vita sono stati presumibilmente aggrediti fuori da una struttura di Planned Parenthood a Washington D.C. mentre offrivano sostegno alle donne che stavano considerando l’aborto. Terrace Bukovinac e Michael Gribbin, che spesso fungono da consulenti sul marciapiede, sono stati avvicinati da una donna che ha lanciato del caffè a Bukovinac e da un compagno maschio che ha aggredito Gribbin quando ha cercato di intervenire.
Un video dell’incidente ha ripreso l’aggressore maschio che getta Gribbin a terra e lo colpisce ripetutamente, mentre l’aggressore femmina schiaffeggia Bukovinac. Nonostante le prove video, la polizia avrebbe rifiutato di sporgere denuncia contro uno dei due aggressori, secondo la Progressive Anti-Abortion Uprising (PAAU), che ha rilasciato un comunicato stampa sull’incidente.
Bukovinac, una sostenitrice progressista dell’aborto, ha sottolineato l’importanza della non-violenza nella sfida all’industria dell’aborto e ha espresso il suo impegno a smantellare il “genocidio di massa” dell’aborto. PAAU ha anche evidenziato che la polizia in passato si è astenuta dall’incriminare persone che hanno aggredito attivisti pro-vita pacifici, ricordando un incidente avvenuto nell’agosto 2019.
L’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza degli attivisti pro-vita che esercitano i loro diritti del Primo Emendamento nel difendere le loro convinzioni. Il Dr. Michael New, professore dell’Università Cattolica d’America, ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei volontari impegnati nelle attività di consulenza sui marciapiedi e ha espresso il suo sostegno a Bukovinac e Gribbin se decidono di sporgere denuncia civile.